Il pratino per acquario di solito caratterizza il primo piano della nostra vasca in stile aquascape. Ricordiamo che l’acquario in casa potrà avere interpretazioni diverse, ma sarà comunque una vasca fittamente piantumata e corredata di elementi naturali come rocce e legni e un pratino, in certi casi sarà, un “must”. Una vasca dove idealmente e grazie ai prodotti migliori, saremo in grado di ricreare un ambiente quanto più naturale possibile, per rendere l’acquario un vero ecosistema, il nostro prototipo di “acquario naturale”.
Il pratino nell’acquario, in questo caso gioca un ruolo importante. Ancora di più se vogliamo realizzare una vasca in “stile” aquascape. Ce lo ricorda Tobias Coring, titolare di Aquasabi (uno dei migliori negozi online da noi rappresentati sullo Shop Online) e proprietario di Aqua Rebell, un’azienda specializzata in componenti per aquascape e fertilizzanti di qualità per le nostre piante dell’acquario naturale. Grazie Tobias per questi spunti!
Pratino per acquario: un vero aquascape?
Il pratino per acquario è quindi una parte importante del nostro primo piano quando per esempio vogliamo realizzare un aquascape in stile Iwagumi. Attira l’attenzione nella vasca e forma una transizione graduale verso il centro e lo sfondo, migliorando la sensazione di profondità dell’intero acquario. Per questi motivi, abbastanza spesso vengono usate piante basse che, con la loro fitta crescita, ricoprono uniformemente il fondo del nostro primo piano. Alcune aree non piantumate accentueranno gli spazi liberi, dando spazio ad un layout originale che ci può suggerire la natura o la nostra fantasia.
Esistono naturalmente molte piante adatte alla copertura del primo piano. Alcune si propagano per stoloni, altre invece sono a stelo corto. La regina di tutte le piante acquatiche adatte al nostro pratino è sicuramente la Glossostigma elatinoides, chiamata più comunemente “Glosso” e che si moltiplica per stoloni. I suoi germogli, se piantati individualmente nel substrato, formano in breve tempo un tappeto verde. Antagonista della Glosso è una piantina ancora più piccola che si chiama Hemianthus callitrichoides (annoverata tra le piante a stelo). La sua crescita è un po’ più lenta rispetto alla Glossostigma, ma il tappeto erboso rimane più fitto e compatto.Viene acquistata in vasetto e, divisa in piccole parti, viene piantata nel terreno.
Un classico aquascape in stile Iwaguimi dove il pratino è protagionista.
Nessun limite alla fantasia
Naturalmente esistono anche altre piante adatte al nostro pratino per acquario come l’Eleocharis parvula e in realtà non ci sono limiti alla realizzazione di un layout unico e originale. Basta ricordarsi che per assumere l’aspetto desiderato queste piantine andranno potate di volta in volta con gli strumenti giusti come per esempio una forbice a onda, di cui abbiamo già parlato in questo articolo: Forbici per acquario e aquascape.
Ricordati però che troppe specie assieme potrebbero creare un aspetto non armonico della composizione. Scegli quindi con attenzione le tue piante, considerando il bisogno di queste specie di avere tanta luce (luce intensa) per circa 8 ore. Pena una crescita stentata e un pratino non uniforme.
Ogni layout è diverso dall’altro
Anche se gli appasionati aquascaper prediligono realizzare fitti pratini come primo piano, ciò non è sempre un must. A seconda del layout, le aree sabbiose non piantumate e arredate con alcune rocce più piccole possono sembrare ancora più attraenti di un primo piano completamente verde. Il colore e la struttura della sabbia o del quarzo inerte creano un forte, eccitante contrasto con il resto del layout (come nel caso della nostra vasca di ultima realizzazione di cui foto). È importante però effettuare una transizione graduale dalle aree sabbiose a quelle coltivate.
Il primo piano della nostra vasca non presenta un classico pratino ma è ugualmente attraente.
Le piante a stelo alto che confinano direttamente con le zone sabbiose di solito sono poco attraenti. Mentre per gli occhi è più piacevole se si utilizzano piante che rimangono per prime più piccole per creare una transizione graduale verso il centro della vasca. Materiali decorativi come rocce o legni possono darci una mano a rendere interessante queste zone di transizione. Non ci sono limiti quindi all’immaginazione di un aquascaper, tuttavia, un design gradevole dovrebbe sempre essere considerato una priorità. Maggiori info: info@acquarioincasa.it.