Le piante acquatiche ossigenanti sono davvero utili al nostro acquario in casa. Un vero acquario naturale non può farne a meno. Impariamo a conoscerle per poi utilizzarle sempre. Specie in una vasca appena allestita.
Le piante acquatiche ossigenanti sono generalmente piante a stelo (adatte per il fondo del nostro acquario) dalla crescita rapida. Hanno una crescita rapida e molte di loro non necessitano di un fondo fertile in quanto le piccole radici servono solamente per ancorarsi al fondale. Quello che è indispensabile per la loro crescita rigogliosa è tanta luce, (a partire da 40 lumen in sù) e una fertilizzazione in colonna mirata.
Quando durante le ore di luce più intensa le piante acquatiche ossigenanti emettono bolle di ossigeno (talmente tante da sembrare un albero di Natale), vuole dire che la fotosintesi è perfetta. Questo fenomeno si chiama “pearling” e consiste proprio nell’emettere in acqua da parte delle piante che respirano bolle di ossigeno. Se un acquario naturale è bene allestito con le piante necessarie all’ossigenazione dell’acqua, non è necessario un ossigenatore meccanico se non in taluni casi. Le piante stesse provvederanno a tutto.
Il classico fenomeno detto pearling, su alcuni steli di Rotata H’ra.
Tra le specie più comuni e di facile reperibilità di piante acquatiche ossigenanti esistono sia piante verdi che piante rosse. La Rotala green per esempio o la Mayaca flufiatilis, adeorneranno il nostro acquario con un colore verde intenso. Mentre La Rotala H’ra, la Rotala colorata (orange juice) daranno alla vasca un tocco di rosso/arancione acceso. Tra le piante più utilizzate segnaliamo:
Hygrophila polisperma: una delle piante acquatiche più robuste e a crescita più veloce.
Tutte le piante ossigenanti essendo perlopiù a stelo hanno una crescita rapida e vanno frequentemente potate. L’errore più comune del neofita è quello di non riutilizzare i getti che al contrario assolvono a 2 funzioni: 1) Re-infoltire la pianta che spesso nella parte bassa perde le sue foglie; 2) Coprire i gambi degli steli tagliati in modo che non sia visibile il taglio, in attesa dei nuovi germogli. La potatura necessaria può anche essere settimanale, data la crescita velocissima di alcune specie. È bene naturalmente munirsi di apposite forbici ad onda, strumento utilizzato da tutti gli aquascaper.
Le classiche forbici ad “onda” utilizzate per potare le piante del nostro acquario naturale.
A differenza di Micranthemum ‘Monlte Carlo’, questa piantina a stelo molto piccola può arrivare fino ad un’altezza di 25 centimetri formando fitti cespugli. Di origine nord americana, questa pianta palustre è adatta sia ad acquari grandi che a vasche più piccole come i nano acquari. Ha bisogno di una buona quantità di luce (dai 40 lumen in sù) e di un buon apporto di CO2 e una buona fertilizzazione in colonna per crescere fitta e rigogliosa. È una pianta che va potata spesso, data la sua velocità di crescita e i nuovi germogli posso essere ripiantati nel terreno.
Un cespuglio di Micranthemum umbrosum in un nostro acquario naturale.
Dalle verdi alle rosse, le piante acquatiche a stelo a crescita rapida sono utilissime per mantenere un corretto equilibrio nel nostro acquario in casa. Ne esistono specie di facile coltivazione come l’Hygrophila polisperma e altre più impegnative come la Rotala Wallikii, ma tutte ci daranno grandi soddisfazioni. Sono piante Ideali per il fondo vasca, perché in poco tempo raggiungeranno la superficie. Ma con un buon progetto e una buona scelta realizzerai un acquario bellissimo Per maggiori informazioni contattaci: info@acquarioincasa.it.
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