Tutti gli appassionati di un acquario con piante dovrebbero usare un impianto e un buon diffusore CO2 acquario. Non basta infatti acquistare un impianto completo per essere sicuri che in diffusore incluso nel kit sia davvero efficace. Aquasabi con marchio Aqua Rebell e Twinstar propongono a pochi Euro i migliori.
Diffusore CO2 acquario – Affinché l’acquario dia il meglio di sé, bisogna disporre gli elementi necessari per permettere alle piante (le regine dell’acquario), non solo di vivere ma di prosperare, anche grazie all’apporto di CO2 e alla sua diffusione in vasca. Il diffusore di CO2 è uno dei 4 elementi che compongono i diversi kit che puoi trovare in commercio nei negozi specializzati o sugli shop online.
- Bombola di CO2: ricaricabile o usa e getta
- Manometro: per controllare la pressione di uscita del gas
- Tubicino di silicone: per collegare il diffusore interno alla vasca alla bombola
- Diffusore: per micronizzare le bolle di CO2
Diffusore CO2 acquario
È proprio dell’ultimo di questi 4 componenti dell’impianto di CO2 per acquario che oggi ti voglio parlare, anche in occasione di un cambio della bombola ormai esaurita in una delle nostre vasche. Abbiamo testato diversi diffusori per acquario, sia quelli compresi nei vari kit, che quelli acquistati a parte (aftermarket), per notare che i migliori sono quelli offerti dal nostro shop online Aquasabi (con marchio Aqua Rebell) e da Twinstar (azienda nota per le sue plafoniere a LED). Basta guardare questa immagine per capire subito quanto questi diffusori di CO2 per acquario siano efficaci.
Il tipico fenomeno detto pearling (bolle di ossigeno) su una Rotala H’ra.
CO2 in acquario: la svolta definitiva
Nel 1977, Takashi Amano ha dato inizio ad una vera svolta nel mondo dell’acquariologia immettendo in un acquario anidride carbonica. Ha sperimentato l’acqua gassata dopo aver notato, mentre era fuori a bere in un bar acqua minerale, le bolle in bevande gassate. La coltivazione di piante in un acquario non sarebbe stata più la stessa. La sua svolta portò all’uso di anidride carbonica in tutti gli acquari piantumati. Dopo la sua scoperta, Takashi Amano ha trascorso i successivi 15 anni a perfezionare l’uso della CO2 e le sue tecniche di aquascaping.
Il carbonio è l’elemento base per la crescita delle piante, sia quelle acquatiche che quelle terrestri. La CO2 è indispensabile per svolgere la fotosintesi e la quantità disponibile è direttamente proporzionale alla velocità di crescita delle piante. In ambiente terrestre la CO2 è sempre disponibile per tutte le piante, in acquario invece viene immessa artificialmente e poi distribuita alle foglie con la sua diffusione e il movimento dell’acqua.
Modelli di diffusori di CO2 anche in vetro soffiato.
Per chi pretende il massimo ecco tutti i modelli a disposizione by Aquasabi.
La CO2 è davvero indispensabile?
Premesso quanto detto sopra, tutte le piante ne hanno bisogno. Anche se alcune, come quelle a crescita lenta ne hanno meno necessità rispetto ad altre. Le piante che fanno eccezione sono dette epifite (il rizoma deve essere legato a radici o rocce e in nessun caso deve essere interrato). Le più comuni sono Anubias, Microsorum, Bucephalandra e tutti i muschi. Queste piante non sono esigenti in termini di fertilizzazione e l’assorbimento di CO2 avviene molto lentamente. Per garantirne la crescita è sufficiente somministrare saltuariamente carbonio in forma liquida (Glutaraldeide).
Rotala colorata e Juncus repens che manifestano il fenomeno del pearling.
NOTA: Se l’acquario è realizzato solo con questo tipo di piante acquatiche, possiamo rinunciare al carbonio in forma gassosa, anche se per ottenere il massimo della resa resta comunque consigliabile. La CO2 infatti ha anche l’importante funzione di acidificare l’acqua e mantenere costanti il pH e il KH.
Anidride carbonica per abbassare il pH
Erogare correttamente la CO2 non è così semplice. Una concentrazione troppo alta può intossicare i pesci e condurli addirittura alla morte. Per capire qual è la giusta quantità di CO2 da erogare bisogna fare riferimento ad una particolare tabella che incrocia i valori di pH e di KH. Co utilizzare uno strumento di test come il CO2 Glassware di Aquasabi.
Il KH ha un effetto tampone nei confronti del pH e quindi, prima di erogare anidride carbonica, è necessario ridurre tale effetto tampone abbassando il KH fino a portarlo gradualmente al valore 3 d°. Se il KH ha valori maggiori per ottenere lo stesso pH dovresti erogare molta più CO2 rischiando di nuocere ai pesci.