Tutti gli appassionati prima di iniziare si sono fatti questa domanda: “esiste un biotopo acquario?” – L’ambizione di noi acquariofili è quella di “modellare” la natura, fino a ricreare un paesaggio fantastico, ma corrispondente a canoni precisi codificati a suo tempo dal Maestro Takashi Amano. Se pensiamo invece ad un vero e proprio biotopo acquario, scopriamo che la sua realizzazione è un po’ più complessa, ma darà seguito ad un vero e proprio acquario naturale dove pesci e piante sono in simbiosi tra loro.
Biotopo acquario – La realizzazione di un acquario naturale, precisamente identificato per la sua composizione da un’area geografica precisa è identificata anche come biotopo. Come per esempio i biotopi dell’Amazzonia, dell’Asia, del Malawi e il Lago Tanganika. Un biotopo è complesso da realizzare e mantenere in una piccola vasca di casa. Anche se esistono ottime composizioni e contest internazionali dedicati a questo stile. È anche giusto dire che un biotopo acquario può non piacere, o non corrispondere ad un gusto estetico comune.
Nel caso di un fiume amazzonico (biotopo amazzonico), sicuramente il fondale sarà perlopiù sabbioso e ampiamente cosparso di detriti organici di ogni tipo. Come le tante foglie in decomposizione nel substrato. Motivo per il quale certi fiumi o affluenti sono identificati come “acque scure” (Rio Negro). Avrà una luce scarsa a causa della fitta vegetazione sovrastante l’acqua e un PH acido più vicino al 5 che al 7. I suoi abitanti più comuni sono i conosciuti Neon (Paracheirodon innesi) e gli Scalari (Pterophyllum scalare), oltre a tante altre specie locali anche più rare e meno note al grande pubblico.
Un biotopo acquario tratto dal sito: Biotope-aquarium.info.
Nel caso di un fiume asiatico o torrente (biotopo asiatico) troveremo ancora sabbia, radici di mangrovie e sassi. Nulla però di particolarmente attraente (e gestibile) per la maggior parte di noi acquariofili e soprattutto aquascaper. Il nostro obiettivo, al contrario, è quello di “assecondare” la natura che, grazie al nostro intervento, assumerà forme e colori diversi ma in armonia tra loro. Ancora una volta si parla di layout e design. Lo studio di una composizione e delle sue forme, che prima ancora di ritrovarsi nei tecnologici materiali che compongono l’acquario naturale, inizia proprio dal suo interno.
N.B.: Le alghe saranno le tue compagne e non ti abbandoneranno mai. Il segreto è tenerle sempre sotto controllo.
Una foto che abbiamo scattato nell’estate del 2019 e rappresenta un torrente sulle Alpi Apuane.
L’acquario naturale (il biotopo acquario) quindi, come lo chiamiamo noi: Acquario in casa – Natura e Design, è una “semplice” inspirazione alla natura. Nel mio caso personale per esempio, avendo avuto la fortuna quest’anno di fare un tuffo in un torrente sulle Alpi Apuane (vedi mia foto di apertura di questo articolo), con il mio aquascape mi sono ispirato a questo tipo di biotopo naturale. Ho cercato infatti di ricreare il fondale tipico di un fiume (fatto di sabbia e sassi), per poi aggiungere tutta quella vegetazione più tipica di un acquario di acqua dolce tropicale.
Una vasca aperta da 35 litri che rappresenta un vero ecosistema naturale.
In questa realizzazione (vedi immagini sopra) non ho tenuto conto di una geolocalizzazione precisa, ma della biocompatibilità tra le specie. Considera quindi anche tu che, nel 90% dei casi, il tuo acquario in casa sarà composto da specie appartenenti a regioni diverse, se non addirittura diversi continenti. Con il fine ultimo di creare una composizione piacevole, ma soprattutto un ecosistema, nel quale sia i vegetali che gli animali contribuiranno a renderlo stabile ed equilibrato nel tempo. Condizione FONDAMENTALE grazie alla quale il tuo acquario naturale non finirà dopo breve tempo in cantina.
Classificazione semplificata delle piante per l’acquario naturale:
Maggiori informazioni: Tropica Aquarium Plants (azienda leader nel mondo per la produzione di piante per acquario).
In un tipico acquario in casa in stile aquascape i pesci sono importanti per mantenere in equilibrio l’intero ecosistema. Hanno bisogno di nascondigli, specie durante le ore di luce + intensa e contribuiscono con i loro scarti ad alimentare le piante. Esistono pesci diversi adatti al tuo aquascape, ma in generale devono essere di piccole dimensioni (ricordati che quando li acquisti sono piccoli ma poi crescono!).
Quasi tutti i pesci più piccoli amano stare in branco, quindi acquistane almeno dagli 8 ai 10 esemplari per specie. I nostri sono branchetti da 7 esemplari. Ne abbiamo parlato in dettaglio in questo articolo di approfondimento: Pesci tropicali piccoli per aquascape. Maggiori informazioni le puoi trovare leggendo qualcuno dei nostri articoli dedicati alla realizzazione di un acquario naturale. Buona lettura!
Avrai capito quindi che per realizzare un acquario naturale di facile gestione e dai costi accessibili, non devi pensare troppo a ciò che davvero esiste in natura, ma certamente prenderne ispirazione a tuo vantaggio. I pesci, ed in particolare le piante non devono essere in competizione tra loro e devono supportare i valori chimici dell’acqua del tuo acquario. Indipendentemente da quale sia la loro provenienza geografica. Crea una composizione armoniosa dove forme e colori la fanno da padrone e in virtù di ciò scegli e posiziona le specie più adatte alla tua vasca.
Leggi sempre gli articoli di questo Blog, dove pubblicheremo periodicamente le nostre esperienze e naturalmente se hai bisogno di una consulenza contattaci: info@acquarioincasa.it. Condivideremo molto volentieri assieme a te i nostri e i tuoi risultati offrendoti i migliori consigli.
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